Corriere della Sera, QN Quotidiano Nazionale, La Verità – 10 febbraio 2021 – A tutti i Cittadini Italiani

Nelle ultime settimane gli italiani sono stati testimoni della decomposizione della maggioranza al potere e della conseguente caduta del Governo. Il tentativo di formare un nuovo Governo con la stessa maggioranza ci ha fatto assistere al triste spettacolo di una “compravendita” di parlamentari, fortunatamente non andata a buon fine.

Alla luce di questi avvenimenti, il Presidente della Repubblica ha preso la decisione di escludere le elezioni anticipate, e di affidare invece la responsabilità della formazione del nuovo Governo ad una persona di altissimo livello di esperienza, con un curriculum impeccabile, che avrà il compito di proporre le giuste iniziative e riforme ad ampio spettro delle quali il Paese ha bisogno. 

Questo è un sentiero pieno di rischi. Costituzionalmente parlando, l’Italia è una repubblica parlamentare, e le proposte del nuovo Governo dovranno necessariamente essere approvate da ambo i rami del Parlamento ed implementate dalla “Burocrazia di Stato”.

In questa delicata situazione è doloroso constatare come i partiti politici odierni non abbiano assolutamente dato buona prova di sé stessi. In particolare, duole constatare come il perseguimento di sordidi interessi personali di alcuni sia andato a completo detrimento degli interessi della collettività.

Noi avremmo certamente preferito che il Presidente della Repubblica sciogliesse le camere, in modo da poter andare ad elezioni anticipate. A quel punto il Prof. Draghi avrebbe potuto fondare un partito suo, ricevere il contributo delle migliori energie di tutti i settori dell’economia (non solo tecnici e banchieri), e magari vincere le elezioni e governare forte di una solida maggioranza in Parlamento. L’Italia avrebbe evitato il rischio di fallimento causa veti incrociati che ha caratterizzato tutti i precedenti governi “tecnici” appoggiati da maggioranze non coese. Siamo certi che l’Europa ci avrebbe certamente concesso qualche settimana di flessibilità rispetto alle scadenze del Recovery Fund per poter completare le elezioni, invece che ritrovarsi con il rischio di un’Italia sostanzialmente bloccata fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica.

Per questa ed altre ragioni abbiamo deciso di fondare un nuovo partito politico: il Partito Moderato d’Italia. 

Si chiama “Partito” perché reputiamo necessario chiamare le cose con il loro nome e desideriamo restituire dignità a questa parola, rinverdendo le tradizioni dei nostri partiti, originariamente fondati su strutture interne che consentivano il rinnovo democratico delle dirigenze e che recepivano le istanze della gente comune grazie alla presenza capillare sul territorio. 

Come accadeva allora, al termine “Partito” segue un attributo che indica in maniera precisa la nostra visione dell’Italia e del mondo: “Moderato”. Essere “Moderati” significa volere un’Italia dove si possa e si debba lavorare liberamente, sia possibile costruire una famiglia, avere una Giustizia certa ed equa e vivere in un contesto nel quale lo Stato è al servizio del cittadino, e non il contrario. Dove i cittadini siano certi di quali siano i loro doveri e diritti. Essere “Moderati” significa riconoscere che è interesse nazionale dell’Italia stare in Europa da protagonisti e non da comparse, per poter costruire un’Europa che possa affrontare finalmente unita le sfide della “Guerra Mondiale al Covid-19” e della ricostruzione economica. Essere “Moderati” significa infine attingere al generoso contributo che l’eredità cristiana ha dato al nostro Paese.

Il nostro percorso politico, quindi, inizia come un vero “partito ombra” sulla base delle migliori tradizioni democratiche internazionali: affronteremo ciascuna tematica ascoltando i problemi dei cittadini, e svilupperemo il nostro contributo grazie a tutti gli esperti di ciascun settore che si uniranno a noi.  

Sono aperte le iscrizioni. Il programma, lo Statuto del Partito, ed i dettagli per l’iscrizione sono disponibili sul sito: www.partitomoderatoditalia.it.

10 Febbraio 2021
Corriere della Sera, QN – Quotidiano Nazionale,
La Verità

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