QN Il Resto Del Carlino – La Nazione – Il Giorno, 22 SETTEMBRE 2022 Per Noi è Scheda Bianca

Dopo l’ultima crisi di governo, il Presidente della Repubblica ha dato il mandato a una persona autorevole per formare il Governo. La maggior parte dei partiti non poteva rifiutare di sostenerlo. Come avevamo già scritto, senza una propria maggioranza e con forze politiche agli antipodi questo Governo era destinato a fallire, aprendo la porta a elezioni anticipate. Il Presidente della Repubblica ha scelto di indirle il 25 settembre senza dare la possibilità a partiti nuovi come il nostro di raccogliere le firme per partecipare, per cui siamo costretti a rinunciare, mentre i partiti esistenti fanno ammucchiate e ai fedelissimi garantiscono seggi: il caos, per non cambiare niente. La politica è diventata un talk show dove viene candidato il più famoso ma non il più capace.

In Italia c’è infatti una grossa anomalia che bisogna cambiare: un partito che traina il centro destra, il cui leader è proprietario di aziende che sono quasi un monopolio dato che controllano giornali, frequenze radio e ben 12 canali televisivi specializzati in talk show politici, dove vediamo che gli ospiti sono quasi sempre gli stessi, e dunque possono diventare famosi. I programmi di questo partito sono un condensato di promesse lontane: il nucleare (almeno 10 anni per realizzarlo), il sempre-verde Ponte sullo Stretto (anche lì almeno 10 anni), i rigassificatori (almeno 2 anni). Per le promesse più concrete, come ad esempio abolire l’IMU o portare a 1000 euro le pensioni, non si dice con quali soldi verranno realizzate.

In questo presunto centro destra c’è anche un partito ex secessionista, ex pro-Putin, sicuramente pro-Orban, le cui soluzioni per la crisi sarebbero il “modello Ungheria” per le famiglie ed una flat tax, che, come ha scritto Tito Boeri, rappresenta solo briciole per pochi, ma per le persone a basso reddito non serve. C’è poi un partito di estrema destra che si colloca in Europa con alcuni dei peggiori estremisti, salito nei sondaggi perché unico all’opposizione, ma con una classe dirigente del tutto inaffidabile.

Non va meglio nel campo del centro sinistra: il PD non è riuscito ad accontentare i fuoriusciti per le loro richieste, che ora si spacciano per centristi ma sempre pronti a rientrare. Questa sinistra ha monopolizzato per decenni l’Italia col sistema cooperativo, le assicurazioni, le banche, e con la benevolenza di alcuni giudici. li loro credo è riempire l’Italia di clandestini, dare a tutti la cittadinanza italiana, legalizzare la cannabis, la patrimoniale, inseguire “teorie di genere” che non stanno né in cielo né in terra. Si continuano a presentare con estremisti di sinistra che vivono solo perché sorretti dal PD.

Ma la delusione più grossa è stata sicuramente il Movimento 5 Stelle. Nei due governi Conte, con la Lega e con il PD, si sono approvate le leggi più disastrose per l’Italia. Il reddito di cittadinanza, che doveva aiutare gli indigenti, ha invece favorito i fannulloni, che magari fanno anche il doppio lavoro, in nero. Perfino i delinquenti. Le pensioni quota 40 non erano sostenibili. Il peggio è stato il “bonus 110“, che ha alterato il mercato delle materie prime con ripercussioni in molti settori, alimentando inflazione. Ora che i soldi sono finiti, tanti progetti rimarranno incompiuti. Quei soldi sarebbero serviti ora per far fronte alle emergenze, ma sono serviti a dei partiti per piantare delle bandierine.

L’Italia ora è nel bel mezzo di una bufera perfetta. Il prezzo dell’energia elettrica e del metano si è moltiplicato dieci volte. Tutto è andato alle stelle. Vedremo tantissime aziende chiudere entro un anno, e tantissimi disoccupati. Ora bisogna che i partiti dicano cosa si vuol fare per gli operai e i pensionati, e con quali soldi, quali provvedimenti risolutivi e immediati per evitare che le persone con salari bassi finiscano sotto la soglia di povertà.

Il governo uscente è riuscito come tutti i Governi Europei a sostenere parte delle famiglie e imprese durante la pandemia e durante la guerra in Ucraina, ma molte nazioni hanno fatto di più dell’Italia. Si sono fatte delle leggi, ma per via di una maggioranza litigiosa sono state annacquate, e sono servite in definitiva solo per ricevere dall’Europa i fondi del PNRR.

Il problema è che i progetti del PNRR che sono stati fatti non sono più attuabili dato che i costi sono aumentati almeno del 30%, con il rischio che se si tagliano i lavori per colpa dei costi, essi rimarranno incompiuti e non serviranno a niente. Così facendo il PNRR creerà forse un aumento del PIL, ma certamente più inflazione, con i settori non interessati che ne subiranno in peggio le conseguenze, assieme ai cittadini italiani. Attenzione poi che la metà dei soldi sono debito che andrà restituito.

Secondo noi i problemi vanno risolti adesso. Il Partito Moderato d’Italia continuerà a battersi per la cancellazione di tutti gli sprechi derivanti dalla politica, il taglio del cuneo fiscale proporzionato all’inflazione, iniziando da chi percepisce redditi bassi. Cambiare nome e prestazioni al reddito di cittadinanza, portare l’età pensionistica a 65 anni, tranne che per i lavori usuranti. Con i fondi del PNRR eseguire solo i lavori essenziali avendo cura che vengano completati, e garantire sostegno a famiglie e imprese.

Il Partito Moderato D’Italia invita tutte le italiane e gli italiani ad andare a votare, diritto costituzionale e dovere civico, depositando scheda bianca, per non sentirsi responsabili del disastro che subiremo da questi politici irresponsabili, solo legati ad una poltrona.

22 Settembre 2022
QN Resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno

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